Ridotte le dirigenze scolastiche: la Regione approva il nuovo piano in linea con il Pnrr

Data: 
01/12/2023
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[01-12-2023] La giunta regionale del Veneto licenzia il nuovo dimensionamento scolastico con cui diminuisce le sedi di dirigenza da 592 a 560, secondo le indicazioni di riorganizzazione del sistema d'istruzione poste dal Pnrr. L'operazione, che riguarderà il prossimo anno scolastico (2024-2025), interessa tutte le province venete e la città metropolitana: primo passo - il più oneroso, con 32 dirigenze "tagliate" - per raggiungere nel 2026-2027 l'obiettivo fissato a 550.

 

Sia chiaro: non sono le scuole, intese come strutture col loro numero di classi e studenti, a chiudere i battenti: il loro numero resta infatti invariato. La destinazione del provvedimento riguarda invece il personale dirigenziale: dirigente d'istituto e dsga (dirigente dei servizi generali e amministrativi), che avranno più scuole da "governare" con un bacino di servizio e di utenza più ampio, fermi restando, almeno per questo aspetto, il numero di docenti e classi, influenzati anche dalle dinamiche demografiche territoriali (qui la situazione in dettaglio dell'osservatorio provinciale dell'istruzione di Venezia). 

 

Il nuovo dimensionamento scolastico colpisce in particolare gli istituti comprensivi, dalle scuole dell'infanzia e primaria alle medie inferiori; più raramente le scuole superiori: a Belluno e Longarone; ad Adria nel rodigino; a Oderzo e Castelfranco Veneto nel trevigiano; e a Recoaro Terme nel vicentino. 

 

Un lavoro che ha visto particolarmente impegnata, in veste sussidiaria o sostitutiva, la stessa Regione Veneto, autrice delle linee di indirizzo che assegnano alle province e alla città metropolitana di determinare il dimensionamento relativo al loro territorio, attraverso i tavoli di confronto con le istituzioni scolastiche. Da loro: le province di Belluno, Padova e Vicenza e la Città metropolitana di Venezia sono arrivate solo 7 riduzioni. Alla Regione Veneto è dunque toccato di chiudere il conto con le altre 25, distribuite, come detto, su tutto il territorio regionale. 

 

In dettaglio, con le proposte congiunte tra i tavoli territoriali coordinati dalla Città metropolitana di Venezia e quelle definite dall'intervento regionale, esce, con riferimento alla sola area metropolitana, questo nuovo assetto: 

 

AMBITO CENTRALE

  • il nuovo istituto comprensivo Alpi-Gramsci accorperà i due istituti comprensivi rispettivamente di Favaro Veneto e Campalto, cui fanno capo 3 scuole dell'infanzia, 6 primarie e due medie inferiori;
  • il nuovo istituto comprensivo Galilei-Martini di Scorzè che accorpa gli istituti dello stesso capoluogo e quello di Peseggia, raccogliendo 2 scuole dell'infanzia, 5 primarie e 2 medie inferiori.

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AMBITO NORD ORIENTALE 

  • il nuovo Istituto comprensivo di Portogruaro e Fossalta di Portogruaro accorperà i due istituti comprensivi Bertolini (Portogruaro) e Toniatti (Fossalta), cui fanno capo 4 scuole dell'infanzia, sei primarie e due scuole  medie inferiori. 

 

 

AMBITO SUD 

  • il nuovo Istituto comprensivo di Campolongo Maggiore e Campagna Lupia accorperà i due istituti comprensivi Valeri (Campolongo M.) e Moro (Campagna L.), cui fanno capo 2 scuole dell'infanzia, cinque primarie e due secondarie;
  • Chioggia vede 5 istituti comprensivi confluire in 3 nuovi istituti: 
    • il nuovo Istituto comprensivo Chioggia-Borgo che raccoglie il comprensivo Chioggia 1 e parte del Chioggia 3, cui fanno capo 3 scuole dell'infanzia, 4 primarie e due medie inferiori; 
    • il nuovo Istituto comprensivo Sottomarina nord che accorpa parte del Chioggia 2 e del Chioggia 5, con 2 scuole dell'infanzia, 3 primarie e 2 medie inferiori;
    • il nuovo Istituto comprensivo Sottomarina sud che accorpa parte del Choggia 4 e del Chioggia 5, con 2 scuole dell'infanzia, 2 primarie e 1 media inferiore. 

 

 

Risorse collegate

- DGR 1489 del 27 novembre 2023 

 

 

foto: piro per pixabay.com

 

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